I contenuti di questa scheda sono di proprietà di Maternità in difficoltà, mamme in mente-bimbi in mente®
Il presente materiale è utilizzabile esclusivamente con il permesso scritto di Matenità in difficoltà®
Prima di tutto alcune precisazioni…..
- Non occorre avere tutti i sintomi che vengono indicati nelle descrizioni sottostanti per avere un disturbo depressivo queste non sono scale diagnostiche ma descrizioni di come ci si può sentire quando si ha un disturbo emotivo perinatale.
- E' possibile che leggendo le descrizioni riconosciate i sintomi e vissuti che vengono descritti, questo però non vuol dire che avete un disturbo d'ansia o depressivo postnatale. Possono essere momenti che durano qualche giorno legati alle fluttuazioni tipiche del postparto. Ciò che vi deve allarmare è il perdurare tutto il giorno o per la maggior parte della giornata di pensieri e stati d'animo descritti per un intervallo di due/ tre settimane.
- Inoltre la depressione postpartum spesso ha sintomi del disturbo d'ansia e del disturbo ossessivo compulsivo per cui è possibile che vi riconosciate sia nella descrizione del disturbo depressivo postpartum che in quello ansioso e ossessivo compulsivo postpartum.
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Qui sotto trovate alcuni modi di sentirsi, di pensare e di vivere sé stesse, la propria quotidianità e le proprie relazioni interpersonali che sono tipiche di quando si soffre di depressione postparto. E’ possibile che vi riconosciate in alcune di queste affermazioni, ma non in tutte...
Questo elenco serve a farvi sentire meno strane e ad uscire dal silenzio…se vi riconoscete parlatene con il vostro compagno, con chi vi ispira fiducia , un familiare, un’amica…ma parlatene non tenetevi tutto dentro
E’ importante!!!
ü Mi sento una cattiva madre,
ü Ho paura che gli altri mi giudichino,
ü Ho paura che mi portino via il bambino
ü Mi sento come se fossi matta
ü Mi sento molto rabbiosa, non ho pazienza, sento rabbia verso il bambino o verso il mio compagno
ü Ho paura di perdere il controllo
ü Mi sembra che le giornate non passino mai
ü Mi sento sola, isolata da tutti
ü Mi pare che il mio compagno non mi capisca
ü Non mi sento capita da nessuno
ü Non passerà mai
ü Vorrei tornare indietro e non avere mai avuto questo figlio
ü Non mi sento più me stessa
ü Mi sento sempre stanchissima
ü Mi sento sempre nervosa, in tiro
ü Non provo piacere nel fare le cose
ü Non riesco a mangiare neppure quando ne ho il tempo
ü Non riesco a dormire neppure quando il bambino dorme
ü Mi sento sempre inadeguata
ü Mi sento spesso in colpa
ü Mi confronto con le altre e mi sento sempre meno capace
ü Piango spesso
ü Ho ansia per la maggior parte del tempo
ü Mi sento confusa a tratti, non riesco a concentrarmi
ü Ho pensieri che mi spaventano
ü Non riesco a parlare di come sto veramente, lo nascondo
ü Ho paura di stare da sola
ü Ho paura che non riuscirò mai a sentirmi meglio
ü Ho pensieri di addormentarmi per sempre
ü Ho il pensiero che il bambino starebbe meglio senza di me
ü Ho pensieri di fami del male
ü Ho pensieri di fare del male al bambino
ü Ho pensieri che al bambino possa succedere qualche cosa e che possa morire
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Questo è uno dei pensieri/affermazioni che più frequentemente le mamme fanno quando sono in difficoltà emotiva nel postparto. Attualmente gli studi ci dicono che non esiste una unica causa della depressione postpartum. Al contrario fattori biologici, psicologici e sociali interagendo possono portare all'insorgenza di difficoltà emotive più o meno accentuate fino a patologia grave.
Si è visto che il disturbo insorge con maggiore frequenza in chi ha nella propria storia fattori di rischio.
La presenza di uno o più delle seguenti situazioni possono aumentare il rischio di incorrere nel problema per cui fai attenzione se tu riconosci di essere in una o più di queste condizioni:
ü precedenti disturbi d'ansia o depressivi
ü precedeti disturbi emotivi perinatali (depressione postpartum o disturbi d' ansia)
ü precedenti disturbi emotivi o difficoltà relazionali importanti
ü presenza di disturbi d'ansia, depressivi e psichiatrici nella famiglia d'origine
ü supporto coniugale scarso/assente
ü supporto familiare scarso/assente
ü difficoltà relazionali con la famiglia d'origine generale
ü isolamento sociale
ü fattori di stress ambientali (lavoro, cambiamenti di residenza, )
ü incidenti, eventi traumatici o lutti precedenti o concomitanti la gravidanza
ü parto traumatico
ü fecondazione assistita (soprattuto se dopo lunga storia di tentativi)
ü nascita prematura
ü gravidanza difficile
ü neonato particolarmente esigente
ü storia personale di abusi(fisici, sessuali e psicologici)
Tenete presente che talvolta la depressione postpartum insorge anche quando non ci sono questi fattori di rischio e non si è ancora ben capito il perché. Per ogni donna le motivazioni sono diverse e possono essere anche non legate a difficoltà reali.
Talvolta è tutto perfetto, va tutto bene, ma voi vi sentite angosciate, preoccupate, disperate.
Ogni individuo è unico ha una storia unica e quindi non è possibile individuare una causa comune, ma solo dei fattori predisponenti.
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E’ il pensiero/affermazione più frequente e più angoscioso che le donne sofferenti esplicitano a se stesse e ai loro curanti.
È importante parlare di questi pensieri e della propria paura di non uscire mai dal tunnel nero della depressione postpartum. È normale quando si è depresse chiedere a se stesse e ai propri curanti se se ne uscirà...
la risposta è
SI
dalla depressione postpartum si può uscire
E' una condizione più comune di quanto si possa pensare, dalla quale si guarisce.
Ricorda che non hai colpa, non è una debolezza, non sei una cattiva madre,
sei in un momento difficile, di difficoltà, e ti meriti tutto l'aiuto possibile.
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Certamente!!!!
Prima di tutto prenditi cura di te:
• Ritagliati qualche piccolo spazio di evasione (anche solo il tempo di una doccia)
• Mangia in maniera regolare anche se non hai fame e tempo (prepara surgelati già prima del parto…fai lavorare le nonne e le zie che spesso sono molto contente di poter contribuire a rifocillare le neofamigliole)
• Chiedi aiuto al tuo compagno (non è un altro figlio….ha bisogno anche lui di imparare ad essere padre quindi trattalo da pari. Non può fare tutto ma alcune cose le può senz’altro fare per te e per il vostro bambino)
• Fatti aiutare nelle cose pratiche (fatti aiutare da persone che non ti creino ulteriori tensioni)
• Accetta di non essere sempre perfetta (non è possibile stare dietro alle cose come si faceva prima…...accetta che per un periodo potresti essere disordinata, meno meticolosa nella pulizia , in ritardo ecc)
• Riposa non appena ti è possibile (non pensare che dovresti riordinare. Fare la lavatrice ecc… se sei stanca tu hai la priorità)
• parla col tuo compagno di come ti senti (informalo, fatti aiutare anche a trovare soluzioni che siano di aiuto…nel dopo parto spesso si è meno attente e concentrate, si fa più fatica a trovare velocemente delle soluzioni…)
• Cerca di mantenere il contatto con gli amici ma non farti invadere la casa da visitatori che spesso non comprendono le esigenze di una neomamma.
• Metti di limiti a chi pretende di sapere come si fa …a chi pretende di venire a trovarti quando vuole…fatti aiutare dal tuo compagno che sicuramente ha più energie di te e soprattutto nel primo periodo postparto può fare da filtro verso il mondo esterno
• Rimani in contatto con le tue compagne di corso preparto o con la comunità di donne che hanno le tue stesse esigenze
Se nonostante alcuni aggiustamenti continui a sentirti stressata e in difficoltà prendi in considerazione di chiedere aiuto ad un professionista specializzato, è molto importante non trascurare il modo in cui ti senti, più il tempo passa e più i sintomi tendono a consolidarsi e ad aggravassi.
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• Può aiutarti a cercare un aiuto qualificato
• può darti un supporto concreto nella cura del bambino
• può predisporre dei momenti dove siete voi due da soli
• può accompagnarti dal medico
• può partecipare alla consultazione terapeutica
• può alzarsi di notte e darti il cambio con il bambino
• può dirti che ti ama e ti apprezza così come sei
• può rassicurarti che lui ti starà vicino