Collana “Psicologia della maternità”
Studi, modelli e proposte di intervento in ambito perinatale
Diretta da Pietro Grussu e Rosa Maria Quatraro
La potenzialità riproduttiva dal punto di vista psicologico affonda le sue radici nella storia individuale di ciascuno di noi sin dal momento in cui nasciamo, anzi diremmo dal momento stesso in cui veniamo concepiti; per cui donne e uomini con la loro storia di figli che diventano o no genitori, affrontano questo appuntamento del ciclo di vita in maniera differente e peculiare. Questo fa della maternità/genitorialità il crocevia di più generazioni, ma anche il centro di fantasie, aspettative, stereotipi, paure, idealizzazioni che sfociano in una ricchezza inesauribile di esperienze di vita che talvolta incontrano, oltre alle gioie visibili a tutti, sofferenze o addirittura tragedie depositate nell’intimo delle donne e delle famiglie. Con questa Collana Editoriale, secondo una visione a 360 gradi, attraverso la stesura di libri, traduzione di testi stranieri e con diverse proposte formative, è nostro intento stimolare il pubblico italiano affinché possa guardare al complesso mondo della perinatalità e del diventare genitori come momenti estremamente complessi per l’intersecarsi di condizioni legate ad un presente parzialmente sconosciuto, sia negli aspetti concreti che nelle sensazioni ed emozioni che possono affiorare (dove più o meno sconosciuto è anche il bambino reale, così come sconosciuta a se stessa può ritrovarsi la donna, tanto quanto la coppia). L’obiettivo della Collana «Psicologia della Maternità» e le proposte formative ad essa associate è quello di sensibilizzare, creare una cultura intorno alla perinatalità e alla maternità come momenti di cambiamento che possono anche avere delle zone d’ombra, delle difficoltà e creare sofferenza nella donna, nella coppia, nel bambino e, più in generale, nell’intera famiglia
Leggi di più
Attraverso i libri della Collana vorremmo pertanto parlare alle donne, ai genitori, ma soprattutto a chi ogni giorno è vicino a loro, sia nei servizi pubblici sia all’interno di iniziative private e di associazionismo o di presa in carico psicoterapeutica. Globalmente, i testi possono essere in prima battuta rivolti ai genitori oppure essere più per operatori della salute, dove l’argomento viene trattato sia con un approccio scientifico che di raccolta dei più recenti contributi clinici a riguardo, sia poi con proposte di lavoro e di intervento basate sull’esperienza e legate ai diversi orientamenti teorici dei professionisti e studiosi coinvolti in questo settore, arricchite anche da una esposizione di situazioni cliniche esemplificative. I testi inseriti nella Collana cercano infatti di affrontare i nodi spinosi della perinatalità, riguardanti il diventare e l’essere genitori, dando informazioni scientifiche attendibili e applicabili alla realtà del lavoro quotidiano dei diversi professionisti della salute coinvolti nell’assistenza alla donna al bambino e alla famiglia. Le proposte editoriali spaziano dai contributi sulla gravidanza con le sue eventuali difficoltà (sterilità, infertilità, gravidanze difficili e a rischio, che si interrompono inaspettatamente o per scelta) al parto e al periodo successivo alla nascita. I testi non si rivolgono solo a psicologi ma anche, e tanto, a chi psicologo non è, come ad esempio le ostetriche, figure centrali nell’accompagnamento alla nascita e alle prime relazioni madre-figlio, ai ginecologi, ai pediatri, agli infermieri, agli educatori, agli assistenti sociali, ai counsellor e a tutti coloro che si occupano di maternità/genitorialità in epoca perinatale e sentono il bisogno di completare la loro formazione con uno sguardo psicologico al fenomeno. Nel contempo, le stesse pubblicazioni possono essere un importante punto di riferimento e di formazione per gli studenti e gli specializzandi interessati ad approfondire le tematiche psicologiche e psicopatologiche associate alla gravidanza e al postparto. In altre parole, le pubblicazioni della Collana Editoriale «Psicologia della Maternità» si propongono di far pensare e far riflettere, ma anche di capire come da un pensiero condiviso e non parcellizzato (lo psicologo vede la mente/gli affetti, il medico il corpo, l’ostetrica il parto e l’allattamento, ecc.) si possa poi passare a pratiche concordi e partecipate che migliorino in gravidanza e dopo il parto l’assistenza e il supporto alle donne e alle loro famiglie.